Anzano degli Irpini, ora Anzano di Puglia

 scultore

 La realizzazione del "Monumento ai Caduti di Anzano venne affidata nel 1927 a Beniamino Natola, scultore e architetto nato a Foggia il 4-6-1887 e morto a Foggia il 7-11-1972.

Con nobile ed ammirevole pensiero i cittadini anzanesi, emigrati a Boston in America, hanno offerto al paese nativo il monumento ai caduti, che fu collocato nella piazza adiacente al Palazzo Comunale. È un dono di alto significato, per chi comprende il sacrificio compiuto dagli eroi, i quali passando dall'umile borgo, alla luce della gloria sono stati scolpiti indelebilmente nel cuore della Patria.

L'opera di Beniamino Natola rappresenta in bronzo il valoroso fante, che calpestando con un piede l'aquila, simbolo dell'invasore austriaco, offre in ginocchio le bandiere di Trento e Trieste all'Italia guerriera, forte e grande, scolpita nel marmo di Carrara, che lo guarda con amabile e pietoso consenso. È simbolo, realtà, ardimento e preghiera, religione e patria di profondo senso educativo. Il popolo comprende senza alcuna difficoltà il significato dell'opera, ne sente ammirazione e compiacimento ed ascolta con riverenza la parola semplice dell'eroe, che è promessa, voto ed olocausto.

Sul fusto del monumento Beniamino Natola, che per circa quattro mesi, soggiornò ad Anzano scolpisce le seguenti parole: "Per ridarti liberi I nostri fratelli Da duro giogo oppressi A te O Gran Madre La vita lieti rendemmo".

In occasione della realizzazione del munumento fu stampato un libretto che documentava la raccolta dei fondi e una breve biografia dei caduti che è visualizzabile dal menu " Documenti "