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La chiesa di Santa Maria in Silice, tra altri beni, fu confermata da Carlo VIII (38) nel 1496 a Luigi Gesualdo (39) e nel 966 fu donata da Pandolfo e da Landolfo, principi longobardi al venerabile Leone abbate del monastero di S. Modesto di Benevento (40) La sua ubicazione è incerta... E' ipotizzabile che la chiesa fosse a Daniele, in agro di Anzano. Il problema per ora è irrisolto: sarà oggetto di un futuro lavoro.
38. Carlo VIII, re di Francia, è nella Baronia nel 1496 in guerra contro gli Aragonesi, cfr. "Economia Irpina", 1963, Chianchione, l'asperrima battaglia di Vallata. Copia della rivista trovasi presso la Bibl. Prov. Di Avellino. Cfr. Gerardo de Paola, Vallata, III Edizione Vallata 1996. pagg 79-102.
39. Archivio Storico per le Province Napoletane, Anno XX, Napoli 1895, fascicolo IV, pag 568. (atti della cancelleria di Carlo VIII) A Luigi Gesualdo il re conferma la città di Conza col titolo e gli onori di Conte, e le terre di Calitri, Cairano, Tigora, Caposele ... e i casali S. Mennayo, S. Andrea, S. Maria in Silice...
40. Ughelli, Fernando - op. cit. vol. 8 parte I Beneventani Archiepiscopi, colonna 53:... concedimus... grangia, Ecclesia Sanctae Mariae ad Silicem, quae edificate sunt in civitate Neapoli in vico Danielli, monasterium S. Benedicti quod constructum est in ipso Monticello justa civitatem Sanctae Agathe... (= Doniamo... grange, la chiesa di Santa Maria a Silice, che sono edificate a Vico Danielli nella città di Napoli, il monastero di S. Benedetto (= S. Pietro Olivola) che è costruito sullo stesso Monticello, vicino alla città di Santa Agata ... La donazione è integralmente riconfermata nell'anno 992 da Paldolfo II, principe di Benevento cfr.. Annali critico diplomatici dei Regno di Napoli della Mezzana età. Alessandro Di Meo, Napoli MDCCCXIX, vol. VI, anno di Cristo 992.