Anzano degli Irpini, ora Anzano di Puglia

 

mi sembra di sentirlo ancora...!
E poi ogni tanto mi diceva,..
quando sarai grande
ti ricorderai del tuo “Tatone”...
gli dirai qualche “requiem”...?
Promesse su promesse...
di anni ne sono passati…
ora che sono nonno anch’io
vorrei ripetere le stesse cose
ai miei due nipotini
lontani… a Parigi
purtroppo...!

Riprendo la lettura
sulla sedia mi assopisco quasi...
quando mi par di sentire...
un canto che vien da lontano
tenue, dolce, delicato, tenero...
che piano piano mi possiede...
un coro di angeli
che eleva al cielo...
“Requiem aeternam
dona ei Domine...”
Ma sì, questa è la preghiera
che per tanti anni
ho dimenticato...:
è per te, oh Tatone Oto...
anche se con ritardo...
... “Amen!”

Zì-Zì

Zì-Zì...
così lo chiamavamo
tutti noi nipoti...:
lo zio per eccellenza...
1’ “ipse dixit” della nostra grande famiglia:
tanto prestigio, tanta autorità
tanto affetto per tutti...:
questo era per noi lo zio Beniamino,
don Mariano per gli altri!
Sacerdote, docente di lettere,
latinista, grecista insigne
padre adottivo di tanti noi nipoti,
guida, maestro
di tante generazioni di studenti
avvicendatisi
per circa quarant’anni
nel famoso liceo “Colletta”
in Avellino!

Son passati quarant’anni
dalla sua morte...
eppure è sempre vivo in me,
guida di tutta la mia vita
del mio “mestiere” di medico.

 

Per circa un trentennio
gli sono stato vicino:
quanto ho imparato da Lui...!
Lo ricordo ancora claudicante
per la sua dannata gotta
che lo immobilizzo del tutto
negli ultimi suoi anni:
solenne nell’aspetto,
burbero, severo, rigido,
ma quanta bontà
sotto quella zimarra nera
modesta, mal curata per lo più;
severo, esigente negli studi
a volte anche impaziente:
era forse il suo esagerato affetto
che lo faceva essere così rude...:
un Parini redivivo
che mai si è piegato ai potenti
che pur nella sua “caduta”
sempre alta era la sua fronte:
il prestigio, la dignità, l’onore...!

Solenne nel suo ministero sacerdotale,
prodigo di consigli, di aiuto per tutti,
per i più bisognosi soprattutto:
quanti bussavano alla sua porta!
Zeppa, piena era la Chiesa delle Oblate
alla sua Messa della domenica:
che fluidità di parola,
la sua omelia
tutta una melodia...
per l’illustrazione del Vangelo...!

Politico anche...
seguace di don Sturzo
fondatore del Partito Popolare prima
della Democrazia Cristiana poi
in Avellino...;
era controllato durante il fascismo
spesso richiamato in questura
a moderare le sue omelie
fino ad imporne il divieto…
come era amareggiato per questo:
eppure ammirava Mussolini
per l’ordine, per il riscatto di Adua.
Era amante della libertà
contro la tirannia, i soprusi...
in tutta la storia greca s’impersonava...!

Superbo come insegnante:
tutti i suoi allievi leggevano
traducevano senza vocabolario,
il latino, il greco...
anch’io ero bravo sotto la sua scuola!
Quanti della mia età,
lo ricordano ancora...:
eppure era altro che permissivo,
esigeva, pretendeva...