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possesso di legnare, acquare e pascolare per tutto il territorio. In virtù di tale diritto antico, -Pasquale Mancini di Castelbaronia (18) nel 1750 pascola le sue pecore nel luogo detto la Scampitella (19).
In età angioina, anno 1269 - 1270, viene creato notaio di Anzano (20) un certo Jacobo di Matteo, figlio di Pietro de Luciano.
Nel 1932 Francesco Scandone lesse il Reg. 5, f. 182, prima che i Tedeschi incendiassero quasi tutte le pergamene del Grande Archivio di Napoli, e così lo sintetizza: " 1270 gennaio, 16 - E' creato notaio nella sua terra di Anzano un Iacopo di Matteo di Pietro de Luciano (21).
Fernando Ughelli (22) riporta una sentenza del 1183 scritta da Guglielmo, giudice di Anzano e notaio del patrimonio pubblico di Vico = Trevico
L'ultimo notaio di Anzano è del secondo e terzo decennio del 1800. Operò per oltre dieci anni e il suo repertorio è conservato nell'archivio di Stato di Avellino (23). C'è di tutto: dal testamento di donna Lucia Puopolo fu Euplio, vedova del fu don Francesco Rossi, all'elenco dei cittadini che pagano alla Mensa Vescovile di
18. Vedi nota 17
19. Il "luogo detto la Scampitella" comprendeva l'attuale paese di Scampitella e in più le quote di Scampitella di Anzano e le quote di Scampitella di Trevico, che vanno dalla Serra delle Nespole fino alla piana di Luccio.
20. Registri della .Cancelleria Angioina edit. Accademia Pontiana, Napoli, vol III pag 215: Iacobus Mattei Petri Luciani creatur notarius terre Ansani (sub dat. XVI ianuarii XIII int.) Reg. 5, f. 182.
21. Scandone Francesco, in Samnium, anno V, 1932, pag. 276.
22. Ughelli Fernando - Italia Sacra - Trivicani, seu Vicani Episcopi, Vol. 8-colonna 382... per manus Vuillelmi Anzani Judicis, publici patrimonii Vici Notarii... (= per mano di Gugliemo, giudice di Anzano e Notaio del patrimonio pubblico di Vico = Trevico.)
23. Archivio di Stato di Avellino, Protocolli notarili del distretto di Ariano, sub voce Anzano, notaio Schiamone.