Anzano degli Irpini, ora Anzano di Puglia

Miei cari compaesani,
mi presento a voi con altra veste tutta diversa dall‘usuale, un medico che all’età del pensionamento si mette a scrivere vecchi ricordi di vita paesana, che i giovani di oggi non conoscono affatto: era la vita semplice e dura nel contempo vissuta dai nostri nonni; era lo stesso problema che assillava allora e che preoccupa ancora oggi, in quanto non per niente risolto se non ancora più deteriorato, cioè quello del Mezzogiorno, del Sud della nostra Penisola. Ed è proprio sotto tale aspetto che riporto il raffronto ad oggi in una visuale diversa, ma forse più emergente.
I vari flash che presento, come ricordi di un tempo, sono gli aspetti semplici di una vita bucolica, che mi sta tanto a cuore e che proprio per questo ho voluto riesumare a ricordo anche di tante persone cure, protagoniste di quei tempi, che s’impallidiscono sempre di più nella memoria col passare degli anni.
Avrò fatto una cosa buona, piacevole, di un certo interesse, non lo so: sta a voi giudicare se ne è valsa la pena.
Per me basta che sia riuscito nell’intento di far rivivere, sia pure per un attimo, i bei tempi della mia infanzia quando monello discolo, come tanti altri, correvo spensieratamente per quelle stradette e per quelle campagne del mio e vostro caro paesello.
Dedico questo volumetto a mamma e papà, che hanno passato tutta la loro vita in Anzano, ma in loro vedo raffigurati tutti voi miei compaesani, che avete come me a cuore di custodire e tramandare al futuro la nostra terra che ci ha dato i natali.
Con l’augurio di una buona lettura e nella speranza di non avervi annoiati, vi ringrazio dell‘attenzione e vi abbraccio tutti indistintamente.

L’autore

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Ringraziamenti

Sento il dovere prima di tutto di rivolgere un pensiero grato e riconoscente a tutti quei “Nomi” che mi hanno dato lo spunto del "pensiero “.
Un altro doveroso ringraziamento alla dott.‘ Rosella Del Vecchio, figlia del mio Maestro d’igiene, che ha avuto la grande pazienza di leggere e riportare nel suo computer di casa tutti questi ed altri "pensieri” da me scritti, nonché dei tantissimi consigli al riguardo.
Un ringraziamento a Riccardo Cappabianca che mi ha “costretto ” a pubblicare questi “pensieri “, vincendo la mia perenne riluttanza e direi soprattutto "paura”, nonché di aver curato la veste editoriale del presente volumetto.
Un ringraziamento a tutti coloro che qui mi leggono, per l’attenzione e la pazienza che mi hanno rivolto, con scuse anche se per caso ho contribuito ad annoiarli.
Un grazie infine alla mia cara Maria per il suo sofferto silenzio-assenso!