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Vicum 2007
Le relazioni ad limina
Papa Sisto V, con la Bolla Romanus pontifex del 20 dicembre 1585, stabilì che ogni tre anni il Vescovo doveva visitare la Basilica di S. Pietro e Paolo in Roma e presentare contemporaneamente una relazione sullo stato materiale e formale della sua Diocesi5• "Tale visitatio ad limina Apostolorum era inculcata dal Pontefice con molto zelo, come necessaria a mettere i Vescovi in relazione con il Vicario di Cristo in determinati periodi, e a dare a tutta l'attività ecclesiastica una solida e armonica consistenza6.
I Vescovi di Trevico trasmisero alla Congregazione del Concilio 50 relazioni, dal 1592 fino al 1804, che sono nell'Archivio Segreto Vaticano, Relationes ad limina 8l8A-B7.
Le Relationes sono considerate dagli storici un'importante fonte ecclesiastica da utilizzare con i verbali di visita alle parrocchie - per fare la storia socio-religiosa di un ambito territoriale.
Relazione del 1704 – vescovo di Trevico: “Simone Veglino”
La Curia Vescovile
Osserva esattamente la tassa fissata da Papa Innocenzo e quella diocesana fissata nell'anno 1571 da Papa Pio V che, essendo di gran lunga inferiore a quella delle altre vicine Diocesi, non dà un'entrata sufficiente per far fronte alle spese della Cancelleria.
La Mensa Vescovile
Non possiede congrua e la sua entrata non supera la somma di 600 monete di questo Regno da cui bisogna dedurre: la spesa per la manutenzione delle vigne e degli altri stabili di sua proprietà; la spesa per la manutenzione della fabbrica, per il Sacrestano, per le suppellettili, per la cera, per l'incenso della chiesa Cattedrale; le spese per la cera, incenso e suppellettili della chiesa di Castello, dove risiede il Vescovo; le spese per la chiesa di S. Maria di Anzano, che dista sei stadi dalla città, della quale il Vescovo è Abate. Colà, infatti, nei tempi antichi si trovava un importante paese, ma ora, oltre la chiesa, non c’è neppure una pietra su pietra, né c'è qualche abitante e tutte le entrate della Mensa Vescovile sono andate in malora eccetto alcuni terreni che non possono. essere messi· a coltura perché non ci• sono lavoratori della terra
(5) Sisto V (Felice Peretti) francescano conventuale, papa dal 24 aprile 1585 alla morte (l590) “ Si mostrò rigidissimo con i Vescovi, esigendo l’esatta osservanza dei decreti tridentini,, specialmente della residenza. A. SABA, Stona e la chiesa, UTET Torino 1954 , vol . III , p. 514
(6) A. SABA, Storia della chiesa, cit.
(7) P. CUOCO, La Cattedrale di Trevico attraverso le relazioni ad limina.