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Vicum 2007
Relazione del 1735 – vescovo di Trevico: “Francesco Antonio Leonardi”
A seimila passi di distanza dalla città c'è un'altra Cappella, a tre navate, chiamata S. Maria di Anzano, di cui è Abate il Vescovo pro tempore di questa Diocesi, posta in mezzo ai campi, circondata da tutti i lati dalle campagne, in cui si trova una ,statua miracolosa e molto famosa; qui gran parte del popolo, in qualche periodo dell’anno, si raccoglie per ottenere la pioggia o il bel tempo, a seconda delle necessità. Anzi, anche i Canonici sono soliti visitarla due volte all'anno per la grande devozione alla Vergine e per ottenere grazie. E' uso che nella predetta chiesa ogni cosa è fatta dal Vescovo in qualità di Abate: mantenervi sempre un Eremita, far celebrare le Messe nei giorni festivi da un Sacerdote per comodità dei coloni ed a loro spese, far apprendere ai ragazzi la dottrina cristiana, spiegare il Vangelo.
Relazione del 1744 – vescovo di Trevico: “Bernardo Onorati”
A 6000 passi di distanza dalla città si trova l'antichissima chiesa chiamata S. Maria di Anzano, dentro il feudo, che si trova sotto la giurisdizione ed il possesso di questa Mensa Vescovile dalla quale sono fornite tutte le cose che sono ritenute necessarie alla sua conservazione ed al culto divino, per il servizio della quale, per aumentare la fede e la devozione, ho posto un Eremita di esemplare vita, e nei giorni festivi provvedo che siano celebrati i divini uffici e siano amministrati i Sacramenti per comodità dei coloni che vi risiedono.
Relazione del 1758 – vescovo di Trevico: “Bernardo Onorati”
Nella città di Trevico ci sono anche altre chiese, cioè una della SS.ma Annunziata, di patronato del Marchese di Trevico, l'altra di S. Giovanni Evangelista, e due altre vicino e fuori le mura, una dedicata a S. Antonio Abate, l'altra per le preghiere dei defunti, eretta poco fa con le offerte dei fedeli.
Nel tenimento della città, quasi a 4 miglia dalla Cattedrale, si trova l'antichissima chiesa chiamata S. Maria di Anzano che è di pertinenza del Vescovo che colà, tra le rendite della Mensa, ha il diritto di esigere quando si seminano i campi, un tomolo per ogni dodici di raccolto; nella stessa chiesa si celebra la messa nei giorni di festa per comodità dei coloni rustici e non raramente è fatto anche il catechismo per la
loro istruzione……………………………………………………………………..
…………….. I Parroci posseggono tutti i libri che debbono avere secondo il Rituale Romano e, nell'amministrare i Sacramenti al Popolo e nelle altre cose opportune, qualche volta a Carife ed a S. Sossio hanno bisogno dell'opera degli altri sacerdoti; nella città, essendo il territorio molto ampio ed appartato e vivendo gran parte in campagna, c'è bisogno di un qualche incaricato dei laici cui nella predetta chiesa di S. Maria di Anzano spetterebbe il necessario compito dell'amministrazione dei Sacramenti e delle altre funzioni; per il resto le pecore affidategli si nutrono abbastanza mediocremente ora con la. predicazione ora con il catechismo e per loro nei giorni festivi non smettono di offrire il sacrificio a Dio.