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Altre masserie-ricoveri sono visibili nella nostra terra: alcune seminterrate, altre inghiottite dalla boscaglia inesorabile, altre diroccate dalla mano impietosa degli uomini. Eppure per oltre due secoli costituirono linfa economica per il paese, creatosi ai margini del tratturo Pescasseroli - Candela che fu la via per la Puglia e l'occasione unica per il commercio locale.
Si registrano alla metà del 1700 limitate tracce di vita a Calabrone (35), forse il rione, con Carifano, più antico. Il nucleo abitato del paese continua ad espandersi velocemente per tutto il sec. XVIII e nel 1796 conta 800 abitanti. E' del 1778 un pregevole disegno del centro abitato dell'agrimensore Magnana (36).
E' opinione comune che la chiesa di S. Maria di Anzano nei tempi antichi si chiamasse Santa Maria in Silice (37). In vero sono due chiese, forse, vicine fra loro.
35. Archivio di Stato di Avellino Catasti, Catasto Onciario di Trevico, 6 v. cfr Pietro Cuoco, op. cit. pag. 191.
36. Archivi di Stato di Foggia, Dogana I°, Fascio 2040, fascicolo 317.
37. Cfr. Pratilli, F.M. della Via Appia riconosciuta e descritta da Roma a Brindisi, libri IV, Napoli MDCCXLV, libro IV, cap. X, pag 508 ... A sinistra vi ha l'antichissima chiesa di S. Maria in Silice, detta ora Madonna di Anzano; cfr. Rocco Staffiere, Anzano di Puglia, Tipografia Monopoli - Fares, Cerignola, 1976, pag. 77; ... chiesetta che s'era chiamata di S. Maria in Silice e che già allora, nel 1131, aveva assunto il nome di S. Maria di Anzano...