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Non avrebbe dovuto dire semplicemente e logicamente: agli inizi di questo secolo nell’agro di Lanciano ecc. ecc.?
Dice, invece, che la lapide fu rinvenuta nell’agro di Anzano (questa è la verità! ) e si affretta ad aggiungere, come apposizione grammaticale, che quest’Anzano è Lanciano (e questo è assurdo, contraddittorio, perché agli inizi dell’800 Anzano non ha niente a che fare con Lanciano! ).
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Esamineremo ora alcune prove storiche e ci convinceremo tutti, sempre di più, della bontà del nostro assunto.
Tito Livio (Ab Urbe Condita, Lib. 9, cap. 16), dopo aver parlato dei Sanniti che, rinchiusi in Lucera, son costretti ad arrendersi per fame a Papirio Cursore, dice che il console Aulio combatté poi coi Frentani e ne occupò la loro stessa metropoli, mentre l’altro console Papirio sistemò le pendenze «cum Satricanis », rei di esser passati ai Sanniti dopo la sconfitta «Caudina» (anno 319 a.C.).
Aulio, dunque, da una parte, occupa la metropoli dei Frentani (Anxanum) e Papirio, dall’altra, punisce contemporaneamente (questa contemporaneità è importante, appare dal contesto del racconto) i Satricani... E’ chiaro, è logico, è naturale che le operazioni militari dei due consoli romani avvengono contemporaneamente nella stessa zona, su per giù, a distanza brevissima o breve, e che quindi Anxanum metropoli dei Frentani, cui si riferisce Livio, non può essere Lanciano, ma è presso l’attuale Anzano, nelle vicinanze di Ascoli dei «Satricani» e di Lucera. Chiarisco meglio: i due consoli Papirio ed Aulio combattono insieme a Lucera e poi si dividono: uno contro i Satricani e l’altro contro Anxanum. Ciò avviene contemporaneamente, come appare dal contesto, e nella stessa zona... D’altra parte, sarebbe stato assurdo, contro ogni norma militare, che uno si fosse recato a sud-est e l’altro a nord, a centinaia di chilometri lontano, in direzioni e luoghi si lontani ed opposti, qualora Anxanum fosse stata presso Lanciano… Scendono, invece, assieme, verso sud-est, a pochi chilometri da Lucera, combattono assieme nella stessa pianura e poi si biforcano, a render piena la vittoria, in due ali una verso i Satricani e l’altra verso Anxanum che si trovava, come si sta dimostrando, a pochissimi chilometri ad ovest di Ascoli. Si osservi, del resto, la cartina geografica ed apparirà evidente quanto innanzi ho detto.
Dall’osservazione di questa cartina appare chiaro che:
- il posto geografico occupato dai Frentani (bacino del Frento-Fortore) è lontanissimo da Lanciano, mentre Anxanum-Anzano, con Romulea, con Ansanto ecc., fa parte di quel posto;
- l’operazione dei Consoli Aulio e Papirio, di cui parla Livio, è visibile e comprensibile solamente se si esclude Lanciano come capitale dei Frentani.