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« Disputarono gli eruditi intorno al sito antico di Anzano, ma in oggi convengono che fosse stato appunto nel luogo che appellano Castellano, o S. Giusta, per una cappella a lei dedicata, distante dall’odierna città un miglio incirca, poiché ivi sonosi ritrovati monumenti di antiche magnifiche fabbriche...».
Risum teneatis. amici, per quello che sto per dire: leggendo queste parole del Giustiniani mi sembra di ritornar bambino e di riascoltare la nonna che mi diceva, nelle sere d’estate, quando intorno guizzavano svolazzando tante lucciole:
« Prendi. nipotino mio, alcune di queste lucciole e mettile sotto il guanciale, quando vai a dormire; domattina vedrai che da quelle lucciole son venute fuori tante monete di bronzo e d’argento... ».
- « Sicché, nonna, dicevo io, le monete hanno origine dalle lucciole luminose? ».
- « Sì, mi rispondeva, le monete di bronzo, di argento e d’oro vengono dalle lucciole!...».
Ma per quanti tentativi facessi, ogni mattina restavo deluso..., così come ora, per quanto voglia rendermi conto in qualche modo del come « il nome gentile divenne nome della città istessa », del come e perché fosse stato aggiunto l’articolo «lo», né per motivi filologici, né per motivi storici riesco a non restar profondamente deluso...
Quello del Giustiniani e del Cluverio mi sembra il comune ritornello, a cui già abbiamo avuto modo di rispondere: Tizio dice così, Caio scrive così... Ma nessuno ha mai detto PERCHE’, COME, QUANDO è avvenuto così, quando invece le prove storiche e logiche sono piuttosto contrarie... Basti, del resto, notare questo: Plinio distingue l’Anxia o Anxa dei Salentini da quella dei Frentani, ma non dice affatto che quest’ultima sia l’odierna Lanciano...; ammesso e non concesso, poi, che Lanciano abbia avuto origine da una Anxia o Anxa, non risulta affatto che questa sia 1’Anxanum Frentanorum...
Seguiamo ancora il Giustiniani nella sua esposizione: troveremo qualcosa di ancora più esilarante...
«E infatti nel 1500 si dice che l’Oliviero da Lanciano eccellente poeta de’ suoi tempi avendo esaminato il luogo di Castellano, tra le molte rovine, vi ritrovò un’iscrizione, in cui si fa menzione dell’Ordine Anxiano. Io la riproduco così com’è stata riferita dal Romanelli: ... Imp. Caes. Aug. Anxiano adstante ordine Cum patribus Aviorius Iustinianus rector... ».
Mi chiedo, di grazia: Che cosa dice questa iscrizione? Dice, forse, che Anxanum Frentanorum è l’odierna Lanciano? Per carità! .,. Dice che « era presente l’ordine Anxiano con i senatori, al tempo dell’imperatore Cesare Augusto, quando il rettore Aviorius Giustiniano fece incidere i nomi sia dei decurioni che dei collegiali.. , E con ciò?…
Continua:
« Presso la chiesa di S. Giusta vi fu ritrovata quest’altra (iscrizione) dove Lanciano è detta Anxia…: Felicis cerne, viator,... cara superstitibus ecc. » Ho presso di me l’iscrizione trascritta dal Giustiniani; non la riporto, perché non interessa nessuno: essa, però, non dice affatto che Lanciano è Anxia e, se anche così fosse detto, ne risulterebbe Lanciano essere Anxia, ma non 1’Anxanum Frentanorum oppidum.., Non è così ?
Vorrei analizzare tutte le iscrizioni, tutte le lapidi riferite da Giustiniani; son certo che farei crescere una barba lunga lunga al lettore di queste note, col dover sempre dire: Questo non prova niente! Perché è così, in verità.
Tralascio, perciò, il frammento riguardante un tal Bennacciario, tribuno della coorte del Pretorio, che non solo non prova nulla, come ammette lo stesso Giustiniani, ma prova proprio il contrario, cioè che Lanciano non è l’antica Anzano, come non è l’antica Cluvie, per il fatto che quell’Azzio Crescente nominato nello stesso frammento era edile di Anxano e di Cluvie!
Tralascio parimenti di discutere sull’affermazione: « Non si sa quando fosse distrutta Anxano, ed incominciata a sorgere quella di Lanciano »... In verità si può affermare tranquillamente che non si sa affatto cosa abbia a vedere 1’Anxano dei Frentani con Lanciano...!
Mi sembrano un po’ amene, però, le ultime due affermazioni di Giustiziani: quella riguardante l’iscrizione trovata su di una porta di Lanciano e quella riguardante il papa Leone X.